top of page

Costiera Amalfitana

Verde basilico, rosso pizza al pomodoro e blu Costiera Amalfitana



Questo viaggio l'abbiamo fatto nell'agosto 2018, è stato il nostro primo viaggio in moto quando ancora avevamo la nostra mitica Honda CB 500F, un mezzo imperfetto per un viaggio come questo! Ma la passione per le due ruote e la voglia di scoprire il nostro bel paese superava lo scoglio della scomodità, la mancanza di un parabrezza, di un sellino comodo e di un bauletto XD. Purtroppo le foto di questo viaggio le abbiamo perse quasi tutte e qui abbiamo messo solo le poche che ci rimanevano.


Verso la Campania

Roma

Partiamo la settimana di Ferragosto 2018, la più infernale ma purtroppo il lavoro non ci permetteva un altro periodo. Il programma prevedeva di raggiungere Roma per salutare i nostri amici Melania e Daniele, lei una vecchia coinquilina quando Federica viveva a Roma.


Il viaggio fino a Roma è passato veloce, attraversando la verde Umbria, in futuro parte di casa nostra, tra cui Gubbio, Perugia e sfiorando Terni, per poi imboccare la famosa (non in senso buono) E45, direzione Roma!


Roma si presenta sempre bella, elegante ma le strade no, quelle proprio no, Dopo una notte passata con i nostri amici per le vie della capitale il mattino seguente arriviamo a Napoli. Abbiamo percorso l'autostrada a 3 corsie per giungere finalmente in questa città dai mille volti. In autostrada rimaniamo affascinati dagli autogrill del Sud Italia, sembrano il paese delle meraviglie con mille cose buonissime da mangiare e prezzi normale..un miracolo! A Napoli torneremo più tardi e andiamo dritti sulla Costiera Amalfitana.


L'Italia è un Paese Meraviglioso

Costiera Amalfitana

Raggiungiamo in moto il B&B Mamaral, la cui posizione rimane sulla parte alta della costiera ma che ci libera dal traffico e ci permette di godere ogni giorno di una vista unica. Qui conosciamo la giovane ragazza che gestisce la struttura, insieme alla sua famiglia, tutti molto simpatici e disponibili. I prodotti sono fatti da loro e vengono dai loro orti, noi mangiamo per la prima volta le zucchine alla scapece (condite con aceto e menta) e ce ne innamoriamo. Nella corte del B&B ci sono fiori, gazebo e un posto perfetto all'ombra per la moto.

Dopo esserci sistemati in stanza, mettiamo i costumi e scendiamo tra le curve, ammirando il mare infinito e il suo blu..la Costiera Amalfitana è davvero una delle meraviglie italiane che ci invidiano in tutto il mondo e di cui andare fieri!



Fiordo di Furore e Grotta dello Smeraldo

Il primo stop lo facciamo al fiordo del Furore: una caletta sotto il ponte dove passa la strada, con una bella acqua e la possibilità di vedere tuffi straordinari che solo gli esperti del luogo sanno e possono fare. Per raggiungerla bisogna scendere una scalinata di circa 1000 scalini.


Il secondo stop è alla vicina Grotta dello Smeraldo. Questa piccola grotta è famosa per i riflessi azzurri, da cui deriva il nome, e per le stalagmiti e stalattiti che si possono osservare al suo interno. Si entra con una barchina e la guida spiega in maniera simpatica le forme che sembrano crearsi sulle pareti. Per accedervi si paga un biglietto di ingresso, il giro non è male, ma è molto turistico. Assolutamente vietato fare il bagno, questa è una area protetta da preservare.



Positano

Positano è la più bella e caratteristica di tutta la Costeria. Una magnifica città in pendenza fatta di scalinate, tortuosi sentieri, ristorantini, negozietti e fiori; un luogo di villeggiatura fin dall’epoca romana, che è diventata sempre più famosa nel Novecento fino a diventare una delle mete italiane più conosciute all'estero e Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1997 assieme a tutta la Costeria.

Oltre a perdersi a gironzolare nelle viuzze, è molto caratteristica la Spiaggia di Marina Grande, la più grande della cittadina con 300 metri di superfice e una bellissima location essendo incastonata tra le due scogliere e con la vista sull'arcipelago di Li Galli. Alla fine della spiaggia si trova anche la discoteca dentro la scogliera Music on the rocks, dove spesso si posso vedere le celebrità..noi purtroppo non siamo andati perché Fabio è un giovane anziano :)



Amalfi

Ad Amalfi si può ancora percepire la potenza dell'antica Repubblica Marinara, quando tra il IX e l'XI secolo, questa piccola città dominava i mari.

Infatti, a partire dal 800 d.c il Ducato di Amalfi divenne la prima repubblica marinara italiana e tra le più potenti, grazie alla sua posizione inaccessibile; il suo codice marittimo fu di grande influenza in tutto il Mediterraneo fino al XVII secolo. Sempre in competizione con le altre Repubbliche di Pisa, Venezia e Genova; vide il suo declino per opera dei Normanni e per il maremoto causato dall'eruzione dello Stromboli che nel 1343 distrusse gran parte della città.

Entrando nel centro storico è bello ammirare gli edifici in stile arabo-normanni tra cui il Duomo o Cattedrale di Sant'Andrea, caratterizzata da una facciata bizantina a righe.

Inoltre si può visitare l'antico Antico Arsenale, che è stato recentemente aperto al pubblico.

Amalfi è perfetta per passare una bella serata e mangiare in uno dei tanti ristorantini del centro.



Ravello

Questa città è un vero gioello: curata, perfetta e regale in tutte le sue sfaccettature.

La sua natura infatti la si deve agli intellettuali e artisti che la riscoprirono nell'Ottocento e che stimolarono il turismo elitario: nobili locali e internazionali amavano oziare nei suoi palazzi. Richard Wagner compose il Parsifal proprio a Ravello (oggi omaggiato dal Festival della musica classica) e il Re Vittorio Emanuele III, stabilì qui la sua corte. Qui a Villa Episcopio, avvenne la firma del passaggio di luogotenenza da Vittorio Emanuele III al figlio Umberto nel 1944 ed il giuramento del Governo provvisorio che portò alla nascita della Repubblica Italiana.


Il centro storico è magnifico così come il Duomo, Villa Rufolo e Giardini Principessa di Piemonte. Vale la pena visitarla anche la sera e se si è fortunati, si può trovare qualche concerto o spettacolo nella piazzetta principale.



Minori e Vietri

Minori è molto carina e si trovano due delle migliori pasticcerie della zona: Pasticceria Sal De Riso e Gambardella. Non si può visitare la costiera amalfitana senza gustare la Delizia al limone, una bontà unica, e le sfogliatelle ricce e frolle.


Continuando sulla strada verso Vietri ci siamo fermati alla Spiaggia di Acquachiara. Non è facile parcheggiare se non si ha un motorino perché si accede alla caletta direttamente dalla strada principale a strapiombo sul mare dove gli spazi di parcheggio e manovra sono pochi. Qui la spiaggia è bella, non troppo affollata e con delle ottime rocce per fare i tuffi.


A Vietri siamo andati qualche oretta alla spiaggia cittadina, semplice e spartana, per poi gironzolare nel centro storico e riempirci gli occhi dei colori delle ceramiche. Queste sono dipinte a mano, un eccellenza italiana, e si ispirano ai colori del Mediterraneo: il giallo dei limoni, il blu del mare, il verde della vegetazione e il rosso della passione.



Sorrento

Questa è la nostra ultima tappa della Costiera Amalfitana. La strada per arrivarci è davvero bella da fare in moto, si passa nella macchia Mediterranea e si possono vedere dall'alto i paesino e le calette.

Sorrento è più grande e caotica delle dalle altre cittadine e si trova sul versante del Golfo di Napoli. Piazza Tasso e i suoi caffe sono tra i luoghi caratteristi del centro storico assieme al chiostro di San Francesco.


Tra gli antichi romani

Parco archeologico di Ercolano

Ci prendiamo una pausa del mare per una delle tappe fondamentali di questa zona: i parchi archeologici. L'obiettivo iniziale era rivedere Pompei, ma il caldo assurdo e il sole fortissimo ci ha fatto virare su Ercolano, più contenuto e facile da visitare.


La città romana di Herculaneum fu sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. - che distrusse anche Pompei - e fu riportata alle luce nel Settecento grazie a un ritrovamento casuale per l'apertura di un pozzo e ai successivi scavi borbonici. L'antica città era provvista di mura e costruita a strapiombo sul mare ai piedi del Vesuvio; le sue dimensioni erano modeste: circa 4.000 abitanti su 20 ettari (di cui ora visibili solo 4,5 ettari).

Rispetto a Pompei non subì la pioggia di ceneri e lapilli, ma nel corso della notte venne investita da colate piroclastiche alla velocità di oltre 100km/h ad elevata temperatura, che la ricoprirono sotto uno strato di 10-15 metri (arrivato a 25m con l'eruzione del 1631) di un materiale che permise la conservazione di legno, papiri, alimenti e corpi. Dopo l'eruzione il centro abitato non viene ricostruito e la zona diventa disabitata.

Gli abitanti di Ercolano cercarono di fuggire via mare e in tanti sostarono sulla spiaggia durante quella fatidica notte, dove però vennero sorpresi dalle colate. Sono stati infatti rinvenuti quasi 300 corpi di adulti e bambini con i loro oggetti personali e gioielli sotto delle arcate vicino alla spiaggia di allora (che ora invece dista di qualche chilometro). Oggi sono visibili le ricostruzioni dei teschi e lasciano un vuoto nell'anima.


All'interno del parco archeologico si possono vedere le strade, le abitazioni tradizionali e le grandi residenze, le botteghe e i diversi quartieri; mentre non è possibile entrare nelle terme e palestra.


Napoli

Città vecchia e Cimitero delle Fontanelle

A Napoli il traffico era stranamente scarso (forse erano tutti al mare) e per mimetizzarci ai locali abbiamo alzato le visiere e slacciato il casco.


Abbiamo girovagato per le vie del centro mangiando pizza fritta a 1€, sorridendo alla vista della vendita di "aria di Napoli", ovvero una bottiglietta vuota "riempita" elegantemente di aria di Napoli da portare a casa. Il ragazzo si è preso tutti i nostri complimenti per l'ingegno!

Abbiamo vistato Piazza del Plebiscito, Chiesa San Gregorio Armeno, la famosa Via dei Presepi con le botteghe dove costruiscono statuine artigianali anche raffiguranti personaggi politici e celebrità in modo buffo.


Infine abbiamo optato per il Cimitero delle Fontanelle, uno dei posti da non perdere a Napoli.. e la scelta si dimostrò azzeccata. Non appena siamo entrati all'interno di questo cimitero, fuori cominciò a diluviare.


"Il Cimitero delle Fontanelle è un ex-ossario che si sviluppa per più di 3000 mq. e contiene i resti di un numero imprecisato di persone.

Si trova nella Sanità, uno dei quartieri più ricchi di storia e tradizione di Napoli.

Il cimitero è noto perché quì si svolgeva il rito delle "anime pezzentelle", ossia l'adozione e la cura da parte di un napoletano di un determinato cranio di un'anima abbandonata (detta appunto capuzzella) in cambio di protezione.

Ogni angolo, ogni corridoio del Cimitero delle Fontanelle è ricco di storia, aneddoti, leggende e curiosità che aspettano solo di essere ascoltati.


L'origine del Cimitero delle Fontanelle si fa risalire al XVI secolo ed è legata alla storia e soprattutto alle disgrazie del popolo napoletano. [..] quando la pestilenza si abbatte sui Napoletani decimandoli. Per cui fu dato ordine di riaprire la cava delle Fontanelle e furono stipati 250.000 salme su una popolazione di 400.000 abitanti.


Nel 1837, per provvedimento del Consiglio Sanitario, in seguito all'invasione del "colera morbu", furono portati in questo cimitero altre salme.

Nello stesso anno, poiché un'ordinanza bandì gli ossari da tutte le parrocchie e confraternite delle città e di trasferire le salme nell'Ossario delle Fontanelle, un gran numero di carri, scortati da confratelli e guardie, trasportarono in queste grotte cataste di resti mortali.

Il cimitero rimase abbandonato fino al 1872, quando Don Gaetano Barbati, con l'aiuto di popolane mise in ordine le ossa nello stato in cui ancora oggi si vedono e tutte anonime, ad eccezione di due scheletri: quello di Filippo Carafa Conte di Cerreto dei Duchi di Maddaloni, morto il 17 luglio 1797 e di Donna Margherita Petrucci nata Azzoni morta il 5 ottobre 1795; entrambi riposano in bare protetti da vetri. " Sito web cimitero delle fontanelle


Camminare in questo luogo puo' sembrare macabro per alcuni, ma in realtà tutto e molto ordinato, quasi in modo ossessivo e conoscendo la storia che racconta la guida-custode, si ha un approccio diverso a questa realtà..non si vorrebbe più uscire e si capisce il conforto che provavano le persone nel visitare i loro protettori.


Terminata la visita, il museo chiudeva e ci siamo dovuti riparare dalla pioggia sotto il balcone di un appartamento, in attesa che la pioggia cessasse.

Dopodiché siamo tornati al parcheggio dove abbiamo lasciato la moto e ci siamo diretti a Posillipo. Internet ci ricorda che il suo nome deriva dal greco Παυσιλυπον (Pafsilypon) che significa «che fa cessare il dolore», legata al panorama sul golfo di cui si godeva la vista anche duemila anni fa.



Tuffi da altezze incredibili

Bacoli

A Posillipo passiamo la serata ad ammirare le stelle cadenti e ne vediamo una incredibile per durata e lunghezza. Il giorno dopo cerchiamo per più di un ora l'escursione ai resti romani sommersi della antica città Baia, ora sommersa sotto le acque ma non si trova nulla..forse l'inquinamento non permette più di scorgere strade, statue e rovine.

Cosi ci "spiaggiamo" alla punta di Bacoli alla Spiaggia di Miseno e Fabio trova dei compagni per fare i tuffi e rischiare la vita saltando da oltre 15 metri.


Sulle orme dei dinosauri

Esperia

Finito il tour campano, riprendiamo la moto in direzione Gaeta. Tuttavia il meteo la pensa diversamente e una forte perturbazione ci fa cambiare itinerario. Procediamo verso Frosinone e per caso ci fermiamo in quello che sembra un paesino sconosciuto. Scopriamo invece che Esperia, ora è deserta ma una volta era una cittadina vitale e piena di turisti che in estate ed in inverno veniva a passare le vacanze e veniva a vedere le orme di dinosauro. Si avete letto bene, nella foresta, sopra una parete rocciosa, è possibile vedere le impronte del passaggio di diversi dinosauri di piccola taglia, che hanno lasciato l'impronta in un fango divenuto eterno.. A Esperia proviamo per la prima volta anche le lumache in umido (non male!) da una simpatica coppia di giovani ristoratori



Suggerimenti utili:

- Noleggiare un motorino, è l'unico mezzo che permette davvero di spostarsi (se non si ha una moto come noi)

- Sentiero degli Dei, noi ne abbiamo visto una parte e ci siamo ripromessi un giorno di farlo perchè segue la Costeria dall'alto della parete rocciosa e ha una vista straordinaria tra una vegetazione mediterranea stupenda.

- Essendo una meta molto richiesta è facile spendere molto, quindi fate attenzione ai menu dei ristoranti se non volete avere una salassata. Ci sono dei bellissimi ristoranti vista mare anche salendo nella parte alta della scogliera.

- Comprate i limoni e i cedri, qui sono dolci e hanno un sapore buonissimo.


Must places:

Positano, Amalfi, Ravello, Vietri, Cimitero delle Fontanelle a Napoli, mangiare una delizia al limone


Itinerario in mappa:



Comments


IMG_5118.jpeg

Hai bisogno di info e consigli?

Saremo felici di aiutarti 😉

bottom of page