Tour Grecia Classica
Alla scoperta delle tappe principali della Grecia antica + le Meteore
☛ ITINERARIO IN MAPPA METEORA EPIRO OLIMPIA MISTRA&SPARTA MICENE CORINTO ATENE CAPO SUNIO DELPHI TERMOPILI PELIO E I CENTAURI
La nostra città di partenza è stata Thessaloniki, ma questo itinerario è perfetto anche partendo da Igoumenitsa o Patrasso per chi arriva in traghetto; mentre da Atene si può percorrere al contrario con Meteora e Pelio come ultime tappe.
Meteora
Le meteore sono uno dei posti più incredibili della Grecia. Costruiti su rocce alte più 500 metri, 6 monasteri ortodossi svettano verso il cielo sospesi nel tempo e attorniati da una natura selvaggia e imponente.
Epiro e fiume Acheronte
Epiro è una zona montuosa di straordinaria bellezza paesaggistica, ma che nell'antichità intimoriva i greci. Qui infatti scorre il fiume Acheronte che secondo la mitologia portava i defunti nel regno di Ade. Una giornata a zonzo nell'Epiro permette di vedere una Grecia diversa dalle solite cartoline. Foreste, villaggi arroccati, ponti romani di pietra, trekking, piccoli monasteri nascosti nella roccia..un posto magico.
Koronisia, Missolungi, Patrasso
Finendo il nostro tour dell'Epiro ad Arta, decidiamo di fare stop in due località suggeriteci dai nostri amici greci: Koronisia e Missolungi.
Koronisia è una piccola isoletta collegata da una lingua di terra, molto bella da percorrere in moto. A Missolungi ci fermiamo per dormire e scopriamo una bella cittadina di mare con il vento tra le viuzze, le saline e una storia importante. Qui infatti ci fu un episodio chiave della guerra d'indipendenza greca: tra il 1822 e il 1827 la città fu assieda dagli Ottomani finché non capitolò, atto che contribuì a far propendere l'opinione pubblica europea in favore dell'indipendenza greca. Tra i sostenitori e finanziatori del popolo greco anche Lord Byron che qui morì nel 1824.
Vicino si trova Lepanto, della storica battaglia. Entriamo nel Peloponneso grazie al nuovo ponte Rio Antirion che permette di raggiungere Patrasso senza traghetti, come invece era d'obbligo prima degli anni 2000. Il pedaggio è caro per le auto mentre per le moto costa meno.
Olimpia e le Olimpiadi
E' la prima vera meta "classica" del tour, luogo di culto e dei famosi giochi olimpici. Ancora oggi qui si svolge la cerimonia della torcia olimpica. In un complesso unico si trovano il museo e gli scavi archeologici, che sono estesi e molto curati. Riscoperta nel 1776, Olimpia ci affascina con i numerosi templi a Era e a Zeus, i luoghi riservati agli atleti per allenarsi, quelli per ospitare ospiti illustri, altri per i tesori, l'altare dei sacrifici e lo stadio per le competizioni. Un luogo armonisio tra natura e rovine antiche. Dal parcheggio salendo di poco la collina, vediamo anche l'anfiteatro.
Kalamata e Mistra
Scendiamo a sud verso la cittadina sul mare di Kalamata, famosa per la sua spiaggia e per il buon cibo specialmente nella zona del porto: qui fanno dei risotti di pesce buonissimi. Noi ci riposiamo solo qualche ora al sole e poi ripartiamo verso Sparta. Decidiamo di fare la vecchia strada che però si interrompe e ci manda in mezzo alle montagne: emozionante ma ripida e non la consigliamo a tutti. Quando siamo più vicini a Sparta, troviamo un bel canyon dove c'è un climbing park e affianco a Mistra il Cave Kaiadas, famoso buco dove la leggenda narra che gli spartani buttassero nemici, traditori, figli non sani. A fianco Tripi con bei ristorantini panoramici.
Ci fermiamo a Mistra, una città medievale fortificata, patrimonio UNESCO. A metà 1200 fu la seconda città più importante dell'impero dopo Costantinopoli e attirò numerosi artisti e letterati. Per varie vicissitudini, nel 1832 il primo Re di Grecia decise di ricostruire la vicina Sparta e così pian piano Mistra si spopolò. Ora è una suggestiva cittadella abbandonata da percorrere tra discese e salite ripide; bellissima al tramonto. Consiglio controllate gli orari di apertura e chiusura. A valle ci sono ristoranti tipici e guest house, più carini di quelli che si troverebbero a Sparta.
Sparta e Leonida
I nostri amici greci ce lo avevano detto che Sparta è una delle città più brutte del Peloponneso, ma noi volevamo comunque fermarci. Avevano ragione loro. Vale comunque uno stop di 30m/1 oretta per vedere gli scavi archeologici su una collinetta decorata da tanti olivi secolari. Affianco lo stadio dove si trova la statua di Leonida e i cartelloni dei vincitori delle Spartan race.
Da Sparta si può scendere verso il mare a visitare le famose Ghyheio e Malvasia.
Micene e Agamennone
Risaliamo il Peloponneso passando tra le foreste dell'Arcadia, luogo bucolico celebrato nella mitologia e nella letteratura. Le strade sono nuove con curve dolci e un bel paesaggio. Arriviamo a Micene e siamo fortunati a trovare parcheggio davanti gli scavi. Il sito archeologico di Micene si trova su una collinetta che guarda il mare (a circa 12km). Essa fu scoperta nell'Ottocento grazie all'opera degli archeologici, i quali ritrovarono prima la porta dei Leoni e in seguito le tombe di alcuni re con i corredi funebri come la famosa maschera di Agamennone. Si possono vedere ancora oggi le rovine medioevali e le abitazioni costruite sopra la antica polis greca. Di grandissimo impatto la tomba del Tesoro di Atreo con la sua imponente porta e il suo interno coperto di nero perché usato come rifugio e probabilmente accendevano fuochi all'interno per cucinare.
Nemea, Ercole e il Leone
Seguendo i luoghi della mitologia greca, andiamo a visitare la vicina Nemea, luogo della prima fatica di Ercole che qui uccise il leone dalla pelle dorata. Il paesino offre poco ma vale la pena passarci per:
1) foto alla statua di Ercole e del Leone nel centro città;
2) foto degli scavi archeologici con lo stadio antico dove c'è ancora il tunnel che percorrevano gli atleti per entrare nello stadio davanti al pubblico..noi l'abbiamo percorso e ci ha fatto emozionare;
3) foto del monastero-castello incastonato nella montagna.
Canale di Corinto
Come non passare ad ammirare il famoso Canale di Corinto? Inaugurato nel 1893, il canale è lungo 6 343 metri con una larghezza tra i 24 e 21 metri e una profondità di 8 metri nella parte centrale. L'idea del canale esisteva già da tempi antichi, il primo a tentare fu l'Imperatore Nerone e proprio sul tracciato da lui segnato venne costruito il canale di oggi dal neonato stato greco. Consigliamo di passare vicino al mare dove rasenta l'acqua e poi tornare verso l'entroterra per vedere la straordinaria altezza. Si può anche fare bungee jumping.
Atene
La capitale della Grecia, bella, caotica e vivace. Prendiamo un hotel vicino alla Tecnopoli, nuovo quartiere con localini e metro comoda. I luoghi migliori da visitare sono Monastiraki per i locali e ristoranti, passeggiare alla sera lungo l'antica Agora ammirando i monumenti illuminati e fermandosi ad ammirare il panorama nei cafes, Plaka con le sue viuzze piene di negozietti, piazza Syntagma con vicino il bellissimo parco e il monumento al milite ignoto dove si può vedere il cambio della guardia e la domenica mattina alle ore 11 c'è una grande cerimonia di cambio della guardia con la banda e circa 100 soldati.. Il posto che ci è piaciuto di più è stata la vista straordinaria della città e dell'Acropoli dal Monte Licabetto (c'è la funivia).
Capo Suonion
La Penisola dell'Attica offre delle spiagge bellissime, in particolare lungo la strada panoramica da Vouliagmeni a Capo Sounion (Sunio). Qui anche a Novembre si può fare il bagno quando c'è il sole. In meno di un ora di viaggio si arriva alla fine della penisola, dove il Tempio di Poseidone domina dall'alto sul Mar Egeo. La vista è spettacolare. Questo tempio ospitava una statua di bronzo di Poseidone alta più di 6 metri ed era un simbolo per i marinai che tornavano a casa. Nella mitologia è legato a Teseo e suo padre Egeo. Per entrare al tempio si paga un ticket oppure si può anche solo prendere un caffè e ammirare il tempio e il panorama.
Ritornando verso Atene dall'entroterra, c'è lo store di Apivita (prodotti per la cosmesi e pelle davvero di qualità).
Tebe, Arachova e Delphi
Lasciamo Atene per andare dall'antico Oracolo di Delphi. Leggiamo che a Tebe non c'è nulla ma proviamo lo stesso a fermarci..risultato lo stop dura nemmeno 5 minuti perchè le rovine sono grandi 1mq e tenute male, nemmeno qualche locale carino per un caffè o bibite.
L'area dove si trova Delphi è magnifica a livello naturale con colline infinite di olivi. Prima di arrivare scopriamo Arachova, famoso e bellissimo paesino di montagna, la Cortina greca. Se lo avessi saputo primo, avremmo preferito passare qui la notte.
Se Arachova è piena di vita e persone, a Delphi invece i turisti che alloggiano sono pochi e il paesino è molto tranquillo. Si gode però di una vista spettacolare e di poter raggiungere a piedi gli scavi. Come ristorante consigliamo: To Patriko Mas
Andiamo a visitare il sito archeologico di buon mattina per godercelo in santa pace senza turisti e gruppi. Ci impieghiamo la mattinata per vedere tutto il complesso e il museo; immaginiamo la Phytia e i ricchi tempietti votivi su tutto l'area. Il Tempio di Apollo era il fulcro del centro religioso; da esso tramite un tunnel sotterraneo si accedeva ad una stanza privata dove la Phytia veniva consultata. Non conferiva direttamente con chi la interpellava ma erano i sacerdoti a tradurre l'Oracolo. La massima delfica più conosciuta è "Conosci te stesso", ma ne sono state ritrovate altre 147. La scienza ha rilevato che sotto il tempio c'era una faglia che esalava gas, i quali avrebbero potuto aiutare la Phytia ad andare in tranche.
Parnasso e Termopili
Tappa successiva la Termopili e ci arriviamo passando sui pendii del Monte Parnaso, dove d'inverno c'è un centro sciistico. Alle Termopili troviamo un grande monumento a Leonida e ai suoi valorosi guerrieri per celebrare la battaglia delle Termopili avvenuta nel 480 a.C. contro Serse. A causa dei sedimenti portati dai fiumi, si sono venuti a creare 4 km di terra, allontanando le Termopili dalla posizione originaria affianco al mare. Ovviamente la sera ci siamo rivisti il film 300 e ci siamo immaginati alle Termopili a combattere.
Monte Pelio, il luogo dei Centauri
Chiudiamo il nostro tour con la montagna sacra dei centauri: il Monte Pelio. Questo luogo è amatissimo dai greci, in particolare d'estate, perché ci si gode sia la quiete della montagna che le spiagge paradisiache. I villaggi sono dei gioielli con casette di pietra, alberi secolari, vista panoramica sul mare e natura. I nostri preferiti:
Portaria e consigliamo di fare il percorso dei centauri (30 minuti, adatto a tutti), mangiare da Kritsa nella piazzetta principale e dormire da Archontiko Pantou (un b&b da sogno, romantico e con una vista unica su Volos e il golfo).
Makrinitsa, molto tipico con botteghe di artigiani locali e una piazzetta vivace; per mangiare consigliamo Cardamo e per un caffè l'Art Cafe con vista.
Tsagkarada, sembra rimasto fermo nel tempo con i vicoli e le case in pietra coperte di edera. Qui c'è uno dei 3 alberi più anziani d'Europa, un platano secolare imponente e magnifico che sprigiona la sua energia e su cui ci si può arrampicare.
Suggerimenti utili:
Quando si visitano i siti archeologici c'è poca ombra e molto da camminare, quindi attenti al caldo.
Il 28 Ottobre in Grecia è festa nazionale e si può accedere gratuitamente a tutti i musei e siti archeologici.
SE AVETE TEMPO POTETE AGGIUNGERE:
Nel Peloponneso: Gytheio, Malvasia, Nauplia, Epidauro, Elafonisos.
Vicino Atene: Antica Eleusi. Verso Thessaloniki: Tempio di Zeus a Dion.
Itinerario in mappa:
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