Kosovo in moto
In moto da Salonicco a Skopje, Pristina, Prizren, fino ai piedi del Parco Nazionale Bjeshkët e Nemuna, 1.200 km circondati da natura e canyon mozzafiato.
Il Kosovo. Provate a chiedere in giro se qualcuno si azzarderebbe a fare una vacanza qui. Vi parlerebbero di guerre, fame e povertà. Strade dissestate, criminalità e nulla da visitare. Invece rimarrete sorpresi quando vedrete luoghi magnifici, villaggi curati, strade perfette e auto di lusso. Non solo, la benzina e i prezzi di tutto sono talmente bassi che lasciano senza parole. Anche qui è possibile visitare villaggi storici, montagne rocciose innevate, monasteri e tanto altro. Vediamone alcuni..
Skopje e dintorni
Da Salonicco a Skopje, direzione Veles, c'è un'autostrada che attraversa tanta natura ricca di curve. Prima tappa a Skopje, ritornati per l'occasione una seconda volta, e che precede il confine con il Kosovo, abbiamo visitato l'Old Bazaar, mangiato in piazzetta una grigliata mista e bevuto il tipico latte fermentato Ayran. Nei pressi della capitale abbiamo visitato l'imponente Millennium Cross con vista panoramica sulla città e sulle montagne circostanti. La si può raggiungere con la funivia o con una bella camminata nei boschi. Noi abbiamo fatto amicizia con il guardiano che ci ha aperto la sbarra e fatti arrivare lassù in moto (era quasi ora del tramonto e la camminata sarebbe stata troppo lunga XD).
Canyon Matka - Nord Macedonia
Il Canyon Matka è un luogo facile da raggiungere e che promette una giornata ricca di divertimento in un posto incantevole e di rara bellezza!
Qui si possono fare passeggiate lungo il canyon che vi porta a scoprire le sue grandissime grotte e numerosi monasteri lungo il percorso (dura circa 2,5h). Inoltre c'è la possibilità con 3,50 euro di fare il giro in barca, guidata da un bambino e fotografare il canyon in tutte le sue forme e sfumature. Non mancano attività come la canoa, la canoa doppia, le barchette a pedali e ristorantini e bar di legno con vista sulla diga.
Per chi volesse, c'è la possibilità di dormire a ridosso del piccolo monastero!
Pizren - la capitale culturale kosovara
La città di Prizren,una delle città più martoriate durante la lunga e sanguinosa guerra in Kosovo, viene definita oggi la perla del Kosovo, è poco lontana dalla capitale Pristina ed è ai piedi del Parco Nazionale Bjeshkët e Nemuna. Qui a Prizren ci sono tante moschee da poter visitare quale la Moschea Sinan Pasha ricca di decori, la Moschea di Maksut Pasha, come anche le varie chiese tra cui quella di della Madonna del Perpetuo Soccorso o La Chiesa di Nostra Signora di Ljeviš:, chiesa ortodossa oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Immancabile la sosta in piazza Šadrvan che affaccia lungo il torrente Bistrica dove poter bere un caffè a ridosso dell'acqua.
Per dormire, abbiamo optato per un ostello pulito e accogliente a conduzione famigliare con camera privata e bagno (fuori dalla camera) per 13€ a notte per due persone!
Il cibo in Kosovo costa veramente pochissimo da lasciare sbalorditi. Caffè americano 70 cent, risotto ai frutti di mare 3-4€, linguine alla carbonara 4,20€, birra 1,20€ in pieno centro!
A chi piace lo shopping non può non passeggiare lungo la Adem Jashari street, un viale che esce dal centro storico ricchissimo di negozi di abiti da sposa coloratissimi e tradizionali fatti a mano nonchè gioiellerie. Anche questo viale offre street food, bar e pasticcerie davvero economiche ma da leccarsi i baffi. La sera, è bello camminare fino alla fortezza (visitabile di giorno) per vedere i colori della città.
Pristina - la capitale
Pristina è una città caratterizzata dallo stile sovietico ma che si sta modernizzando. Il nostro ostello (5 euro a notte con colazione) era in pieno centro e a piedi ci si muoveva comodamente verso la via principale e la famosa scrtta NEWBORN, monumento contemporaneo che commemora la dichiarazione d'indipendenza del Kosovo dalla Serbia, oppure alla statua di Bill Clinton. Passeggiando sempre in zona centro abbiamo visitato la Cattedrale di Santa Madre Teresa, bella esternamente e di sera con le luci che la famosissima Biblioteca Nazionale Pjetër Bogdani, stile ultra sovietico e secondo alcuni è uno degli edifici più brutti del mondo, ma è un posto che vale la pena vedere. Costruita nel 1982 da Andrija Mutnjaković, architetto croato vincitore del concorso internazionale di progettazione indetto nel 1971 per la progettazione dell'edificio in "stile moderno", è tutta cemento ricoperto di ferro e doveva simboleggiare la cultura e l'intellettualismo kosovaro.
La città non ci ha colpito particolarmente ma ci ha dato delle buon feeling (come si usa dire). Abbiamo infine cenato in una viuzza dietro l'ostello al Shpija e Vjetër, un ristorante-bar davvero unico, simile internamente ad un vascello tutto in legno, pietre e cianfrusaglie varie! Il cibo era molto buono e come già detto i prezzi erano davvero bassi. In due abbiamo speso 17€ per due risotti di cui uno ai frutti di mare, un tagliere di formaggi misti per due, focacce, verdure grigliate, birra e acqua, in questo locale bellissimo e in pieno centro! Ci siamo poi diretti al Soma Book Station, un locale carino che di giorno è anche biblioteca dove ci siamo goduti musica soft dal vivo e due cockatil.
Patriarcato di Pec - Rugova Canyon
Domenica, siamo arrivati in moto in questo monastero dove a fianco scorre un fiume che arriva dritto dalle montagne, azzurro come i fiumi svizzeri.
Il Patriarcato di Pec è monastero ortodosso serbo, Il complesso delle chiese, sviluppato nel tredicesimo e negli XIV secoli, è il sedile ed il mausoleo spirituali degli arcivescovi e dei patriarchi serbi oggi ancora conteso culturalmente da albanesi, serbi e kosovari dove sul nostro tik tok si sono accesi gli animi sulla paternità di tale sito. Non vi resta che scoprire questa meraviglia circondata dalle montagne.
Il Rugova Canyon inzia subito dopo, con la strada che costeggia questo angolo di paradiso ombreggiato da montagne imponenti. Qui iniziano i tanti sentieri e la Via Ferrata dove poter fare escursioni e arrampicate. La strada è divertente anche se a tratti non è ben mantenuta. Si viene rapiti dalle bellezze naturali di questo luogo e le occasioni per fare belle foto non manca perchè ci sono strutture in vetro sopra il fiume per ammirare il panorama. Questo percorso è lungo circa 5km e continuando oltre si arriva al confine con il Montenegro (se vuoi sapere di più leggi il blog Tour dei Balcani 1-2).
Per chi avesse tempo di fermarsi un paio di ore, ci sono dei ristorantini in legno con terrazzo panoramico proprio tra la natura accanto al fiume! Noi abbiamo optato per un forno lungo la strada dove abbiamo preso pizza, torta con le patate e una brioches alla marmellata (comprese le Pepsi 2,80€ totale!)
Parco Nazionale Bjeshkët e Nemuna
L'ultima tappa sarebbe dovuta essere il Parco Nazionale al confine con l'Albania dove al suo fianco, ma in territorio albanese, c'è il famosissimo Parco nazionale della valle del Valbona, quindi potete immaginare cosa ci aspettava in termini di natura, montagne e zone panoramiche. Arrivati in cima avremmo dovuto scavallare la cima e dirigersi a sud al Lago di Ohrida seguendo tutto il percorso tra le catene montuose ricche di curve ma il destino ha voluto che lo scioglimento delle nevi in corso abbia fatto scendere uno strato di neve verso valle coprendo un tratto di strada asfaltata. Abbiamo provato con la moto ad attraversare vari pezzettini con poca neve ma dietro una curva abbiamo trovato mezzo metr di neve sull'asfalto che affacciavo sullo strapiombo. Direi che avremmo rischiato troppo per cui siamo tornati inditro a Prizren e il mattino dopo ripartiti per Salonicco.
Però, per arrivare in cima alla montagna il percorso è stato bellissimo, curve dopo curve con ottimo asfalto, panoramica sulla valle sottostante a perdita d'occhio fino ad attraversare foreste, fiumi, paesini di montagna, grotte e ponti. Peccato che sia finita cosi, non credevamo che le strade arrivassero fino in cima alla montagna ma che avrebbero tagliato con qualche tunnel ad una altezza minore.
Il giorno dopo ci siamo svegliati con la pioggia che è durata fino all'arrivo a casa in Grecia!
Suggerimenti:
non serve per forza il passaporto, la carta di identità elettronica va benissimo e alle dogane sono tutti gentili e accoglienti
supermercati, sigarette, farmacie ecc., sono tutti ultra economici e se siete in macchina potete fare il pieno di tutto ciò che volete
le strade sono molto buone, gli automobilisti molto meno invece. Essere sempre ben visibili, suonare il clacson prima superare possono evitare momenti peggiori
Si può pagare facilmente con la carta o bancomat o con Euro
Itinerario in mappa
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