Meteora
Meteora è un luogo indimenticabile, tra la magnificenza della natura e la spiritualità dei sei antichi monasteri sulla roccia.
Lasciamo Salonicco per andare a vedere una delle meraviglie della Grecia, dichiarata nel 1998 Patrimonio dell’Umanità UNESCO: Meteora.
Il suo nome significa "sospeso in aria" e simboleggia perfettamente questi magici monasteri sospesi su rocce altissime. I primi eremiti si stabilirono nella zona intorno al XI secolo per sfuggire alle persecuzioni turche e dopo qualche secolo iniziarono a erigere questi monasteri per le loro piccole comunità, arrivando fino ad un totale di 24 edifici, di cui oggi ne rimangono solamente 6.
Monasteri di Varlamm e Gran Meteora
Kastraki, Iera Moni Barlaam, Gran Meteora
La strada per raggiungere Meteora è più breve da Salonicco, rispetto ad Atene, ma sono comunque 3 ore sia che si passa dall'interno che dal mare. Il paesaggio lungo la strada è piatto, ma per fortuna a circa 45 minuti dall'arrivo iniziano a esserci delle bellissime e dolci colline, che a ottobre diventano un tappeto di colori autunnali magnifici.
Noi abbiamo deciso di dormire a Kastraki per essere vicini ai monasteri e provare l'emozione di vivere e camminare sotto le alte formazioni rocciose che adombrano il villaggio.
Seppur alle 8 di mattina eravamo già in marcia, arriviamo a Metora alle 11 circa e il tempo per vedere i monasteri è già tirato. Decidiamo di vedere subito il monastero di Iera Moni Barlaam (Varlaam), dedicato a Barlaam il primo monaco che abitò e costruì qui un luogo di preghiera.
Questo monastero offre una grande cappella con dei bellissimi affreschi, una terrazza panoramica, una vecchia botte dove immagazzinavano l'acqua e un museo sulla storia del luogo e dei suoi santi.
Qui si può vedere anche la prima scala di legno incastrata nella roccia che serviva per porre una seconda scala e allungarla verso l'alto per raggiungere la vetta. Questo sistema fu poi sostituito da lunghe scale sospese che venivano calate e che avevano una corda per ritirarle. C'era inoltre un sistema di funi e reti per portare i meno coraggiosi e i viveri. Da sotto la roccia sempre un'impresa impossibile, solo il pensiero che i monaci riuscissero a salire in quelle condizioni per oltre mezzora fa venire le vertigini. Per fortuna verso il 1920 sono iniziate i lavori per creare dei gradini in pietra che raggiungessero la cima più comodamente.
Magnifica è la vista del paesaggio intorno e dello stesso monastero dalle rocce che lo circordano. Noi ci fermiamo sulle rocce a destra del monastero, prendiamo il nostro panino dallo zaino e ci godiamo un pranzo con vista da Re.
Continuiamo a piedi per 10 minuti verso il monastero di Gran Meteora, il più antico e solenne. Dominante sulla zona circostante, in questo monastero ebbe origine nel 1300 la vita monastica organizzata delle Meteore grazie al santo Atanasio. Si sale con una lunga scalinata fino oltre 500 metri di altezza e si può visitare l'eremo di Sant'Anastasio, la bellissima chiesa affrescata e le cucine antiche. Qui il sito del monastero con la sua storia https://www.meteoromonastery.gr/i-moni/istoria-onomasia/
Tornando alla macchina ci fermiamo ad un altro punto panoramico tra i due monasteri e restiamo a contemplare.
Monastero Agios Stefanos, Agios Nikolaos
Monastero Agios Stefanos, Monastero Agios Nikolaos
Ci rimane ancora qualche ora e senza perdere tempo andiamo al Monastero Agios Stefanos. Avevamo letto di un ponte sospeso e ci aspettavamo qualcosa di incredibile dopo le scale e i gradini, mentre è piccolino e permette l'accesso diretto per tutti. Il complesso è gestito da suore e forse per questo è curatissimo ed elegante, con bellissimi fiori e profumo di incenso (che vendono assieme al miele, creme e altri prodotti). Gli affreschi della chiesa sono splendidi e colorati. Questo complesso è stato distrutto durante la 2 Guerra Mondiale, ma per fortuna è stato restaurato e tornato ad essere abitato nel 1960.
Usciamo alle 5.30 e ci godiamo il calar del sole dai punti panoramici lungo la strada; anche se ci sono tanti turisti rimane uno spettacolo unico ed è l'occasione per conoscere nuove persone che da tutto il mondo arrivano per godersi il paesaggio.
Il giorno dopo alle 9.30 siamo gia all'ingresso del Monastero Agios Nikolaos, è il più vicino a Kastri e ha un bellissimo sentiero nel bosco, che funge da via crucis, fino agli orti e alle pendici della roccia. Non c'è nessun turista in giro e possiamo respirare davvero la pace che vivono i monaci. Saliamo gli scalini ed entriamo in quello che è il monastero più piccolo, ma che rimane più impresso per l'atmosfera. Ci fa entrare un giovane monaco e un altro lo vediamo intento a stirare. Lo spazio è limitato e per questo possiamo passare nei loro luoghi di vita quotidiana. Veniamo a sapere che alcune aree sono sotto ristrutturazione e che per questo i monaci al momento non possono dormirci. Qui la chiesetta è davvero particolare, gli affreschi sono anneriti dal fumo delle candele ma ha un qualcosa di veramente intimo. Sulla somma del monastero si trova una terrazza con vista su Kastri e su altre rocce dove scorgiamo dei ruderi che immaginiamo fossero altri antichi monasteri.
Monastero Aghia Triada e di Rousanos - Santa Barbara
Monastero Aghia Triada, Monastero di Rousanos
Continuiamo la strada e ci fermiamo al Monastero Aghia Triada, della Santa Trinità. Questo è l'edificio più antico tra i monasteri che sono sopravvissuti fino ad oggi, eretto nel 1476. La camminata per raggiungere l'ingresso è tra le più sfiancanti, ma la scalinata scavata nella roccia crea un effetto grotta stupendo. Inoltre da qui si gode di una vista privilegiata sulla vallata.
L'ultimo della nostra visita è il Monastero di Rousanos - Santa Barbara. Ci sono due ingressi per accedervi, noi abbiamo scelto quello dal lato sopra con una suggestiva camminata nella foresta fino all'ingresso (sembra lungo ma non lo è affatto). Questo è il secondo convento femminile e anche qui si respira la minuziosa organizzazione e raffinatezza. Meravigliosa è la struttura del monastero costruito su più speroni di roccia, il giardino e il campo di prato con le arnie colorate per le api. Le suore sono molto gentili e ci spiegano alcuni dettagli, come lo strumento usato per le preghiere e per dettare le attività del giorno.
Suggerimenti:
Mangiare&Dormire
Per dormire abbiamo preferito Kastraki e abbiamo scelto come alloggio Batalogianni, che offriva una camera con vista sulle rocce, parcheggio e ristorante. La colazione è stata fantastica con tanto cibo e delle coppe enormi di yogurt e miele.
Da Kastraki partono anche alcuni sentieri di trekking per i monasteri più vicini.
Per mangiare ci siamo fatti conquistare dai colori del Meteora Vavitsas Restaurant e dal profumo della carne grigliata..alcuni gattini ci hanno fatto compagnia sfidandosi per il cibo.
Un'altra opzione è dormire nel paese di Kalambaka, a qualche chilometro di distanza, più a dimensione cittadina con supermercati, ristoranti, alberghi e negozi.
Budget
In 2 persone abbiamo speso per dormire 60 euro e per mangiare 40 euro, cena più costosa rispetto ai prezzi standard della Grecia ma essendo una zona turistica era un buon prezzo. Da aggiungere il prezzo della benzina e l'autostrada (se si prende la strada da Katerini).
Souvenir: abbiamo comprato qualcosa in ogni monastero :)
Altro
Le donne possono entrare solo con le gonne lunghe fino ai polpacci-caviglie: vi consigliamo un abito o gonna lunga, oppure di portarvi una sciarpa per legarvela alla vita..ma se vi dimenticate o non ce le avete potete prenderne una sul posto con qualche euro al Monastero di Iera Moni Barlaam (sosterrete l'economia del monastero e avrete un souvenir colorato) oppure abbiamo visto che in altri venivano fornite gratuitamente.
Verificate gli orari e i giorni di apertura dei monasteri per organizzare al meglio il viaggio https://visitmeteora.travel/monasteries-opening-hours-and-days/
Altro sito utile https://www.infotouristmeteora.gr/
Itinerario in mappa:
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